Acchiappa la Tarzia

dal blog delle Ribellule

Dopo 11 mesi di mobilitazioni e contestazioni contro la Proposta  Regionale di Legge Tarzia che:
-vuole privatizzare i consultori
-inserire all’interno di essi il Movimento per la Vita e associazioni pro-life
-sviluppare un percorso labirintico e senza privacy per le donne che decidono di praticare l’interruzione volontaria di gravidanza
-che mette al centro dell’attenzione la famiglia e non più la donna e la sua salute
Vogliamo mandare un messaggio a tutte le città, comuni, provincie e regioni del territorio!
La Tarzia ha intenzione di esportare questo modello nelle altre regioni, dato che ha dei problemi a muoversi in questa città
dove c’è un moviemento che contesta ed è attento a tutte le sue iniziative!
Per questo chiediamo a tutte le donne, precarie, mamme, studentesse di tenersi pronte agli avvistamenti…
Acchiappate la Olimpia Tarzia con ogni mezzo necessario!

 

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[Audio] La nuit leur appartient

Intervista in Francese a cura di Amisnet con Ribellule e Differenza Donna sul Take Back the Night.

Scarica la trasmissione.

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Nei C.I.E. la Polizia stupra

 
Cariche della polizia nel pieno centro di Milano. Cariche determinate e violente, in mezzo ai passanti che affollano il piazzale della stazione Cadorna. Perché? Per sequestrare ad un gruppo di manifestanti lo striscione che vedete qui. Se questo striscione è stato difeso ed è ancora libero, la polizia è riuscita a catturarne un altro, un po’ più sintetico e più piccolo, insieme ad un megafono. Insomma è vietato scrivere in grande e dire ad alta voce che i Cie sono dei luoghi di tortura per tutti i reclusi, e che se i reclusi sono donne tortura vuole dire anche abusi sessuali da parte dei guardiani. Ed è vietato, anzi, vietatissimo, farlo durante la “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.
Ascolta questa diretta, registrata tra una carica e l’altra:
E quest’altra, che riassume il pomeriggio milanese:
Per avere una idea dell’aria che tira a Milano vi consigliamo di ascoltare lo speciale appena editato da Radiocane. E sempre su Radiocane potete ascoltare
Milano non è stata l’unica città in cui il 25 novembre è stato dedicato alla condizione delle donne nei Cie. Iniziative simili ci sono state in maniera coordinata anche a Bologna, a Roma, a Catania e altrove (noinonsiamocomplici.noblogs.org). Nei prossimi giorni vi racconteremo anche queste iniziative più nei dettagli: per ora sappiate solo che, proprio mentre fuori dal Centro di Ponte Galeria si svolgeva il presidio in solidarietà con le recluse, un prigioniero dell’area maschile ha provato ad impiccarsi tre volte, fino ad essere portato via dalle guardie. Ora che scriviamo è ancora in infermeria, o in isolamento, non sappiamo. Ascoltate la presentazione della giornata, fatta da una compagna di Bologna ai microfoni di Radio Blackout:
(A proposito di cose vietate e celerini, anche a Venezia la polizia ha mostrato i muscoli per evitare che i passanti potessero ammirare troppo a lungo tre pupazzi che stavano a rappresentare i tanti migranti morti in mare per colpa delle politiche assassine dei governi. Niente cariche vere e proprie ma spintoni e qualche manganellata, il tutto sotto gli occhi severi degli inviati del ministro Maroni.)
macerie @ Novembre 26, 2009
 
http://www.youtube.com/watch?v=7yZnMB7g_44 
 
Che poi questo sia un paese complice degli stupratori – Montalto di Castro docet – poco ce ne importa: noi continueremo a nominare le cose come stanno, pane al pane, senza farci spaventare da logiche mafiose e minacciose in dotazione alle forze dell’ordine o alle altre forze patriarcali.
Le compagne di Milano oggi non erano sole: altre donne erano in contatto diretto e continuo con loro, da altrove, carica dopo carica; le testimonianze delle compagne milanesi intanto correvano in rete, e correvano le immagini dello striscione insanguinato. 
Cerchiamo di esserne consapevoli, una volta per tutte: è necessario un rovesciamento. Chi deve aver paura non siamo noi, ma chi pensa di essere legittimato a stuprare in nome del proprio potere e delle connivenze di cui gode. Anche, e ancor più, se veste una divisa o se è un familiare o un datore di lavoro.
Siamo al fianco delle compagne milanesi e, con loro, siamo al fianco delle donne che nei Cie si ribellano alle condizioni disumane di vita cui vorrebbero piegarle, e si ribellano a molestatori e torturatori in divisa.
NEI CIE LA POLIZIA STUPRA. Non serve aggiungere altro: scegliamo da che parte stare. Ora! 
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video e foto trovate nel web

 

 

 video da c6.tv 

video di Francesco Lalli Pennica

 

foto

Xl Repubblica 

Frizzetta Flickr

Album Malefiche

Foto da Repubblica

 

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Tu come la vedi?

 
Stiamo cercando materiale del Take Back The Night :
video
foto
articoli 
 
mandare tutto a  takebackthenight(at)grrlz.net
preferibilmente in formati ridotti per web e ancora meglio link di file già caricati su siti o blog.
 
grazie 
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Takebackthenight@Piazza Vittorio h18:30

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Verità e giustizia per Brenda

Stanotte una delle transessuali legate al caso Marrazzo è stata trovata morta, il cadavere bruciato.

Brenda era una delle tante sex-workers  che giorno e notte lavorano nell’illegalità, sfruttate e umiliate, da un sistema omofobico, transofobico e repressivo. 

Ogni giorno donne, lesbiche e omosessuali, transessuali, migranti vivono un’esistenza di marginalità e precarietà, nelle strade invase da ronde e picchiatori, diventano visibili solo quando salgono alla ribalta dei fatti di cronaca nera, picchiate, violentate, uccise. 

Oggi 20 novembre, giornata in ricordo delle vittime di transfobia, un’ennesimo nome va aggiunto a quella lista chiediamo che sia fatta luce su questa morte legata a doppio filo alla politica del potere,dei favori, delle mazzette.

Vogliamo giustizia per Brenda.

Domani saremo in piazza: donne, lesbiche, migranti, transessuali in un corteo notturno per le strade di Roma, per riprenderci la notte, per affermare l’autodeterminazione dei nostri corpi, le strade della nostra città.

Verità e Giustizia per Brenda.

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Riprendiamoci anche la Musica!

Il 21 Novembre, al termine del corteo in piazzale del Verano, è previsto un momento musicale, che vedrà la partecipazione di:

Bianca Giovannini (Banda Jorona)

Honeybird&the birdies

Giulia Anania

Eli Natali

Giulia Tripoti

Elena 


Siateci!

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Riprendiamoci la Notte! Take back the night !


Appuntamento il 21 novembre 2009 in piazza Vittorio alle 18,30

Dopo anni di politiche sempre più restrittive per la libertà di tutti ma soprattutto di tutte, abbiamo pensato di dover ribadire cosa vuol dire sicurezza per noi. Nell´immaginario comune, la notte è sempre stata associata all’insicurezza, alla violenza, alla paura e col tempo noi stesse abbiamo imparato a introiettare l´idea del pericolo del mondo esterno.


Con i "loro" mezzi di comunicazione assordanti vogliono inculcarci l´idea del terrore della vita che troviamo fuori dalla casa (italiana), sinonimo di protezione e sicurezza. Non ci rinchiuderanno nella prigione delle mura domestiche per far godere l´uomo padr(on)e e marito,  attraverso il controllo sul corpo e sulla libertà delle donne. Non presteremo i nostri corpi per giustificare le politiche sicuritarie e razziste di questo paese ormai alla frutta.
Siamo pronte a uscire nelle strade a ridosso del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per ribadire che la sicurezza non è data da piu’ telecamere né dall’emarginazione,  detenzione ed espulsione degli immigrati e delle immigrate, ma dalla nostra
libertà e autodeterminazione dentro e fuori casa.


Vogliamo vivere le nostre strade anche di notte e vogliamo che sia questo a farci sentire sicure. Vogliamo non sentirci mai da sole. Vogliamo dire questo da donne alle donne, alle lesbiche, alle trans, ai gay perché non è sicurezza una città militarizzata, non è sicurezza una città fatta di ronde e lame, perché la nostra arma è la solidarietà.


Questa crisi tanto temuta e così poco ammessa viene sfruttata per restringere le libertà acquisite in anni di lotte: i respingimenti in mare dei migranti, come quelli delle donne nelle case, la negazione del diritto al dissenso, la distruzione della scuola pubblica, la svalutazione delle donne su tutti i fronti, specie in campo lavorativo. Infatti precarietà o pratica delle dimissioni in bianco restano problemi per lo piu’ femminili, impedendo alle donne, che vogliano sfuggire a situazioni di violenza in famiglia, di farlo. Nessuno si chiede perché i famosi assenteisti di Brunetta fossero in maggioranza donne, dato che su di loro ricade tutto il peso di un welfare sempre meno efficiente.


Tutto questo accade mentre la Chiesa continua a proporre un modello familiare in cui la donna conservi il ruolo di incubatrice e balia, mentre la società diventa sempre più fascista, ribadendo, tra gli altri, il vecchio schema della donna o santa o puttana. Così la violenza è palese solo quando a compierla è il tossico, l’immigrato o il rom e si arriva a giustificare l´ubriachezza dei "bravi ragazzi", che agiscono per soddisfare bisogni dovuti, mentre lo stesso comportamento rende la donna un´incosciente che "se l´è cercata".


Ma in tutti questi casi non si indaga la violenza alle radici, la giustificazione è sempre la devianza, mentre noi sappiamo bene che la violenza è diffusa e propagandata dai media e dalla cultura. Si sistematizza una violenza più subdola, in un paese in cui escort e prostitute sono messe alla berlina, umiliando e denigrando la donna attraverso comportamenti di certi personaggi politici che vengono imposti come modello vincente.


*E tra l´affanno dei giornali e dei politici preoccupati, anche noi vogliamo dire la nostra.*


*Invitiamo donne, puttane, comunità glbtq, migranti e rom, gruppi e collettivi femministi e tutti coloro che vogliono riprendersi la notte a partecipare alla manifestazione del 21 novembre.*
x info: takebackthenight(at)grrlz.net

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Scarica e diffondi i materiali del Take Back the Night!

Materiali da stampare del Take Back the Night! Da scaricare e diffondere!

flyer TBTN retro.pdf

flyer TBTN fronte.pdf

volantino TBTN.pdf

manifesto TBTN 50×70.pdf

adesivo TBTN.pdf

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